Pietre di colore, il certificato è sempre indice di qualità?

Questo articolo segue alcune considerazioni che potete trovare nella precedente news: “VALUTAZIONE DELLE GEMME, GEMMOLOGICA OD ECONOMICA?”
La certificazione gemmologica ci permette di conoscere la pietra che stiamo guardando dal punto di vista gemmologico/mineralogico ma non qualitativo.
Un certificato gemmologico ci indica la specie e la varietà del minerale e le sue caratteristiche fisiche. Ci capita però sempre più spesso di vedere gemme di bassissima qualità accompagnate da certificato internazionale, IGI o GIA, per fare un esempio.
Il certificato può definire la pietra ad es. come un rubino naturale ma se il cristallo non è trasparente e il colore è molto chiaro o molto scuro, la qualità della gemma è bassa e il valore economico altrettanto. La quotazione della gemma quindi non deve essere rivista o sopravalutata per la sola presenza di un certificato internazionale.
Purtroppo alcuni venditori sfruttano il nome dell’ente certificatore per vendere gemme di bassa qualità a prezzi alti, facendo credere che essendo accompagnate da noti certificati internazionali le gemme abbiano una qualità altrettanto riconosciuta…NO, NON E’ COSI’!
Il compito del certificatore è quello dell’identificazione e la descrizione delle caratteristiche fisiche/ottiche della gemma, non una analisi qualitativa del materiale. Per cui al laboratorio gemmologico possono essere sottoposte ad analisi gemme della stessa specie mineralogica sia di qualità eccellente che di qualità pessima.
Attenzione quindi, il certificato gemmologico può essere importante per definire la mineralogia di una gemma e capire se ha subito trattamenti ma non ci dà indicazioni sulla qualità.
Questo è dovuto al fatto che un’analisi qualitativa per le pietre di colore dovrebbe usare criteri comparativi specifici per ogni tipologia e ciò risulterebbe molto difficile da attuare in quanto i laboratori, dislocati in diverse parti del mondo, dovrebbero dotarsi tutti di pietre di paragone uguali, cosa che per le gemme di colore risulterebbe decisamente impossibile (per il diamante esistono delle pietre di paragone per la definizione del colore).
Luxedo ha cercato di colmare questa mancanza valutando le sue gemme anche da un punto di vista qualitativo usando un metodo e un sistema di paragone univoco per ogni gemma e varietà.
Usiamo un punteggio da 1 a 10 (stelline) per valutare 3 parametri fondamentali: Colore, Purezza e Brillantezza. Le comparazioni vengono fatte gemma per gemma sulla base della esperienza decennale dei nostri gemmologi.
Es.
COLORE: La valutazione del colore è molto importante e ci esprime quanto il colore è vivido e saturo ed inoltre se la tinta è quella giusta o la più apprezzata per quella varietà.
Es. di comparazione:
PUREZZA: La purezza valuta il cristallo, la sua trasparenza e il potere detrattivo delle inclusioni. Ad es. le inclusioni che si trovano sotto la tavola (elemento del taglio sfaccettato che indica la parte piatta alla sommità della gemma) sono più detrattive della bellezza della gemma rispetto ad inclusioni che si trovano in posizioni marginali o nel padiglione (la parte inferiore, opposta rispetto alla tavola).
Es. di comparazione:
BRILLANTEZZA: La Brillantezza riguarda la valutazione del taglio ma allo stesso tempo della trasparenza della gemma. Pietre con taglio troppo basso possono risultare meno brillanti e con maggior effetto finestra. Meno brillanti possono risultare anche gemme molto incluse o scurissime in quanto impediscono alla luce di essere riflessa.
Es. di comparazione:
Per concludere è giusto cercare la garanzia del certificato ma altrettanto affidarsi a dei professionisti che sanno giudicare la qualità della pietra considerando i criteri sopra descritti e quelli derivanti dall’esperienza che è la capacità più difficile da trasmettere.