Ametista: la gemma viola più amata al mondo

L’ametista è una gemma molto amata ed altamente utilizzata nell’ambito della gioielleria, come lo era in passato ai tempi dei faraoni egiziani. Nel corso dei secoli ha conservato le sue proprietà eccellenti, in quanto simbolo di salute e prosperità, nonché gemma viola per eccellenza e alla portata di molti grazie alla sua amplia diffusione.
L’ametista, varietà viola di quarzo, è una gemma dalle origini leggendarie e molto antiche che attrae da sempre ammirazione ed attenzione per via della sua bellezza e dei “poteri” ad essa associati. Già nel 3.000 a. C si registrava un amplio uso di ametiste per la creazione di gioielli in Mesopotamia e soprattutto in Egitto. Proprio in quest’ultima località infatti l’ametista è sempre stata considerata una gemma reale e in grado di rafforzare il potere, inoltre lo stesso colore porpora-violaceo era simbolo di sovranità; per questo l’ametista venne utilizzata nel sigillo della celeberrima e potentissima regina Cleopatra, nonché nei gioielli di faraoni successivi.
La regalità e la potenza dall’ametista scaturiscono inoltre alle sue origini, in qualche modo divine. Il suo nome infatti deriva dal greco améthystos che significa “non ebbro” ed è altamente evocativo e simbolico in quanto rivela la creazione mitologica di questa pietra preziosa. Secondo la leggenda il dio Bacco, dio del vino e dei divertimenti, noto anche come Dioniso per le popolazioni Greche, era solito sfogare la sua ira sui mortali e un giorno posò i suoi occhi su una bellissima ninfa di nome Ametista. Bacco decise di rapirla facendola aggredire da tre tigri, ma quando la ninfa invocò la protezione di Artemide quest’ultima la trasformò in un cristallo trasparente e splendente. Bacco, furioso, rovesciò il suo boccale di vino rosso sul cristallo, che assunse una colorazione viola e si trasformò nella gemma preziosa ametista.
Non a caso, l’ametista conservò il suo stretto legame con le tentazioni di Bacco, in quanto assunse il potere di talismano contro l’ubriachezza. Si riteneva infatti che bevendo vino o alcol da un calice di ametista fosse impossibile ubriacarsi. Tra gli antichi romani, in occasioni di banchetti e celebrazioni, mentre gli ospiti si dilettavano e si lasciavano trasportare dai piaceri del vino, era usanza per il padrone di casa bere da un calice di ametista per rimanere sobrio e controllare lucidamente i festeggiamenti.
Pertanto, l’ametista è sempre stata la gemma simbolo di sobrietà e salute, in grado, secondo gli antichi, di proteggere da ogni malattia e di attrarre buona sorte. Inoltre, per tale ragione, è associata alla longevità, quasi come se fosse un raro elisir di lunga vita. Non c’è da stupirsi se l’ametista sia, attualmente, un talismano di forza e prosperità, nonché un ottimo dono per simboleggiare legami solidi e duraturi.
In nome degli strabilianti poteri di questa pietra preziosa, Luxedo è fiero di poter offrire in catalogo molteplici e bellissimi esemplari, naturali e certificati, ideali per dar vita a gioielli eleganti e unici. Inoltre, la colorazione dell’ametista non ha eguali e , in passato, il nome ametista orientale veniva utilizzato anche per indicare un’altra gemma porpora molto amata: lo zaffiro viola. Attualmente le due gemme vengono distinte per non creare confusione, pur se le due colorazioni sono evidentemente diverse. Tuttavia non bisogna cadere in errore ritenendo lo zaffiro una pietra di maggior valore, in quanto anche l’ametista, pur se più diffusa, è attualmente una delle gemme più amate nell’ambito della gioielleria Made in Italy e internazionale.
L’unicità della colorazione viola, intensa e profonda, ha però un piccolo prezzo da pagare: se esposta per lungo tempo ad una forte luce solare, la tinta dell’ametista può variare sino a trasformare la gemma in un quarzo citrino. Ovviamente l’ esposizione deve essere particolarmente prolungata e la fonte luminosa deve raggiungere temperature elevatissime, per cui tale trasformazione è praticamente impossibile se non voluta.
L’ametista vanta pertanto qualità eccelse nonché una buona diffusione nel mercato delle gemme e della gioielleria, che offre alla portata di noi mortali la pietra preziosa che sconfisse persino il dio bacco