L’importanza dei diamanti certificati ed etici: una questione di responsabilità sociale

Il World Diamond Council è un’organizzazione che mira a eliminare i diamanti di guerra, i cui profitti finanziano i conflitti civili in Africa, dal mercato. L’industria della gioielleria e delle pietre preziose conferisce grande rilevanza a tale tematica in quanto commercializzare ed acquistare diamanti certificati incrementa la responsabilità sociale.
Nel 2002, in seguito ad anni di negoziazioni, è stato stipulato il Kimberly Process Certification Scheme, un accordo di certificazione creato per tutelare i profitti ricavati dal commercio di diamanti, in modo tale che non vengano impiagati per finanziare le guerre civili in vari stati africani quali Angola, Congo, Sierra Leone e altri, in cui è possibile estrarre diamanti preziosi. L’accordo è stato messo a punto grazie alla cooperazione dei governi di molteplici paesi, ma ancor di più grazie al supporto e all’impegno dell’industria della gioielleria e delle multinazionali dei diamanti.
Tutelare il commercio dei diamanti è stato, sin da allora, un obbiettivo essenziale nel settore e, fortunatamente, si sono registrati progressi notevoli nel corso degli anni. Un ruolo essenziale in questo ambito è stato assegnato al World Diamond Council che negli ultimi tredici anni di attività si è impegnato nella lotto per contrastare il commercio dei diamanti di guerra e ancor più la loro presenza sul mercato. Eli Izhakoff, presidente onorario dell’organizzazione, ha presieduto il WDC sin dalla sua fondazione collaborando assiduamente con i principali enti del settore per rendere effettivi i provvedimenti sanciti dal Kimberly Process. Recentemente, Izhakoff ha ceduto la poltrona ritirandosi dal suo ruolo, ma ribadendo ancora una volta alla comunità internazionale l’importanza della responsabilità etica e sociale nel mondo degli affari.
L’industria della gioielleria e del commercio di diamanti sembra aver preso alla lettera gli insegnamenti del World Diamond Council e del suo storico presidente, in quanto viene dato sempre maggior rilievo al valore del diamante etico e certificato. Proprio per questo, in occasione dell’edizione autunnale di VicenzaOro, fiera dell’oro e dei gioielli più importante al mondo, è stato indetto un contest, con il patronato delle Nazioni Unite e in collaborazione con associazioni attive in campo umanitario, rivolto a giovani talenti che avranno il compito di realizzare un “gioiello per la pace”, e promuovere così l’importanza della lotta contro i diamanti illegali, per incrementare il senso di responsabilità sociale. Durante la fiera, inoltre, lo stesso Eli Izhakoff ha ricevuto un premio per la dedizione dimostrata nel sostenere l’etica nella gioielleria.
La rilevanza che questa tematica sta assumendo dimostra come il mondo degli affari, del lusso e della gioielleria non sia affatto accecato dallo scintillio e dallo sfarzo, ma risulti essere assolutamente in grado di vedere chiaramente gli aspetti più essenziali nel commercio dei diamanti e delle pietre preziose in generale: il rispetto per l’ambiente, l’etica e la responsabilità sociale, atti solo a conferire ancor più splendore ai diamanti legalmente commercializzati.
Luxedo riconosce altresì il ruolo essenziale di questo aspetto e da sempre si impegna a certificare i diamanti in catalogo, realizzando anche analisi e certificazioni su pietre e diamanti già in possesso dei richiedenti. Acquistare gemme preziose e diamanti certificati e garantiti non tutela solamente le nostre scelta e i nostri acquisti, ma anche la società in cui viviamo, preservando la bellezza insita in ogni diamante certificato ed etico, facendo si che ogni nostro gioiello sia, a modo suo, un gioiello di pace