I trattamenti per migliorare la qualità di una gemma

I trattamenti per migliorare la qualità di una gemma

– Rubino prima e dopo il trattamento con il vetro al piombo –
Sin dai tempi più antichi le pietre preziose che non presentavano i requisiti ottimali, caratteristici della miglior qualità, erano sottoposte a trattamenti aventi lo scopo di abbellirle. A dimostrazione si pensi che la prima descrizione delle tecniche usate fu data da Plinio il Vecchio nel suo “Historia Naturalis”.

Oggi dovrebbe essere obbligatorio segnalare il trattamento a cui sono state sottoposte le gemme.
Anche l’organizzazione internazionale impegnata a regolamentare il commercio delle pietre preziose, sottolinea la necessità della totale trasparenza nella compravendita e nella definizione della quantità e tipo di trattamenti ricevuti dalla gemma.
Spesso ciò non avviene in quanto molti commercianti pensano creerebbe diffidenza e confusione nel cliente per qualcosa che in realtà è molto diffuso.
Se la valutazione economica delle gemme fosse uguale per quelle trattate e quelle non trattate allora potrebbero aver ragione ma non è così, la differenza di prezzo può essere sostanziale quindi per fare un buon investimento che non accontenti solamente l’occhio bisogna approfondire questo argomento.

I materiali gemmiferi che hanno subito dei trattamenti dovrebbero essere descritti in un certificato gemmologico secondo la seguente nomenclatura tecnica:
riscaldati: materiali che sono stati sottoposti solo ad un procedimento termico;
oliati: materiali le cui fratture sono state saturate con oli o altri liquidi oleosi incolori;
oliati con colorante: materiali le cui fratture sono state saturate con oli o altri liquidi oleosi colorati;
diffusi: materiali sottoposti ad un procedimento di termodiffusione con apporto di elementi chimici cromofori;
impregnati: materiali i cui pori sono stati colmati con sostanze estranee non colorate;
irradiati: materiali il cui colore è stato modificato con radiazioni non visibili o con il bombardamento di particelle atomiche o subatomiche;
otturati o infiltrati: materiali che hanno subìto il riempimento di cavità con sostanze estranee fluide incolori o colorate, che induriscono dopo l’applicazione;
ricoperti: materiali che sono stati rivestiti totalmente o parzialmente da sostanze estranee;
tinti: materiali i cui pori, interstizi e fratture sono stati colmati da sostanze coloranti.

Uno dei trattamenti più comuni subiti dalle pietre di colore è il riscaldamento termico. Questo trattamento prevede il riscaldamento ad alte temperature (fino a 3000 gradi) delle gemme, ciò favorisce lo spostamento degli elettroni nel reticolo cristallino e permette un miglioramento del colore.
Questo trattamento è estremamente comune per gli zaffiri e, in questo caso, non ne comporta una diminuzione del prezzo ma sicuramente un premio per gli zaffiri totalmente naturali i quali stanno diventando una rarità nella rarità.
Gli smeraldi sono comunemente e quasi al 99% oliati ossia trattati con semplice olio per diminuire il negativo effetto estetico delle fratture che in questi minerali sono quasi la norma.

Altri trattamenti invece deprezzano la gemma a 1 decimo del suo valore perché il materiale originario da cui si parte per ottenerla risulta essere veramente di pessima qualità.
Ciò avviene spesso per i rubini, la rarità del materiale e l’elevato costo fanno sì che anche il materiale di scarto venga trattato per renderlo commercializzabile.
I trattamenti  di cui sto parlando è il riempimento delle fratture con vetro al piombo o fondente, di cui è possibile vedere il prima e il dopo nell’immagine all’inizio dell’articolo.

NB: Luxedo ha scelto di proporre solamente gemme naturali di prima qualità. Non trattiamo quindi  rubini al piombo o pietre che hanno subito trattamenti invasivi

Condividi

Notizie correlate

RIMANI AGGIORNATO - Iscriviti alla newsletter per essere aggiornato sulle novità

Acconsento al trattamento dei dati personali ai sensi del D.LGS. n. 196/03 e GDPR 679/2016 nei termini indicati nella vostra informativa privacy.